giovedì 20 aprile 2017

QUINOA ROSSA



La quinoa, Chenopodium quinoa, definita dagli Inca la “madre di tutti semi” e pianta sacra era già coltivata da diversi secoli avanti Cristo sugli altipiani delle Ande. Per la civiltà Inca e per gli Atzechi, la quinoa era l’alimento principale, grazie al suo alto valore nutritivo. Essa racchiude in sé molte proprietà utili all’organismo umano.

I maggiori produttori ed esportatori di quinoa sono ancora oggi i territori del sud America, la Bolivia, il Perù, l’Ecuador, anche se parte della produzione arriva dall’Africa e dall’Europa. Si possono contare oltre 200 tipi di quinoa, che variano in base alle zone di coltivazione e al colore del seme, che può essere rosso, giallo o nero. Questa differenza estetica non coinvolge le sue proprietà nutritive, che restano di alta qualità in tutte le specie. La quinoa è una pianta erbacea annuale, appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole e degli spinaci e non è una graminacea, anche se viene spesso definita pseudocereale, poiché si cucina e si utilizza nello stesso modo dei cereali. La quinoa in alcuni terreni cresce spontaneamente e in altri si coltiva con successo, senza necessità di trattamenti, sia in zone a livello del mare sia in aree montuose, fino a 4000 metri di altitudine, con diversi tipi di climi e di terreni, anche aridi. La pianta ha steli che possono arrivare anche fino a tre metri di altezza, ricchi di semi tondeggianti. La tipologia di quinoa dal seme rosso, in particolare, si distingue dalle altre per il suo alto contenuto di fibra, un sapore che ricorda quello della noce e una consistenza che rimane più croccante dopo la cottura.

Per quanto riguarda le caratteristiche nutrizionali, 100 g di Chenopodium quinoa (il suo nome tra gli esperti) contengono circa 64g di carboidrati, di cui 52g di amido. Per questo viene erroneamente considerata un cereale alternativo, ma in realtà è un pseudo-cereale, non appartenendo alla famiglia delle graminacee. É molto adatta ai chi soffre di celiachia, per l’assenza di glutine. Inoltre, è ricca di proteine (ben 14g) e di lisina, un aminoacido essenziale per la nostra alimentazione. Contiene circa 6g di grassi, soprattutto polinsaturi e 7g di fibra, fondamentale per il buon funzionamento intestinale. Infine, fornisce minerali importanti come fosforo, potassio, magnesio, ferro e zinco. L’apporto calorico è di 368 kcal ogni 100 g.



La quinoa rossa cuoce in circa 40 minuti e ottima per le insalate e in abbinamento ad altre preparazioni.

Negli anni però, o forse sarebbe meglio dire nei secoli, la quinoa è stata quasi completamente dimenticata, ed è stata recuperata soltanto di recente quando, studiando l’alimentazione delle popolazioni storicamente consumatrici di quinoa rossa, si è capito che questo pseudocereale potesse in qualche modo apportare straordinari nutrienti e benefici per l’organismo. Per questo motivo la sua importanza è andata via via crescendo essendo appunto un ingrediente straordinario che può essere impiegato in un gran numero di ricette e può fare bene praticamente a tutti, anche a coloro che seguono una dieta già di per sé equilibrata e salutare.

Si tratta di un alimento estremamente nutriente, molto saziante e che a dispetto della preponderanza dei carboidrati può essere considerato anche equilibrato. L’apporto calorico è importante (100 grammi contengono circa 350 kcal) e si posiziona all’interno di quella fascia che è propria dei cereali, anche se, come abbiamo ribadito in apertura, questo ingrediente non è assolutamente un cereale.

A rendere questo alimento ancora più interessante per chi sta seguendo una dieta o vorrebbe comunque recuperare un buono stato di salute, troviamo le fibre. Sono presenti in quantità interessanti (circa 6 grammi per 100 di prodotto secco) e sono di fondamentale importanza soprattutto per chi sta seguendo una dieta particolarmente restrittiva. Le fibre alimentari infatti non vengono digerite dagli esseri umani, ma raccogliendo liquidi si gonfiano e permettono di avere feci più consistenti e più soffici.

La quinoa rossa può essere cucinata in mille modi, anche se il fatto che è molto resistente alle cotture la rende perfetta per:

le insalate fredde: si può far cuocere a lungo e poi condire con verdure fresche, verdure cotte, mais e anche qualche affettato magro. Ottima, in questa circostanza, anche con feta e le olive;
i risotti: dato che è capace di resistere alle cotture lunghe, si può utilizzare anche per avere dei risotti particolarmente al dente. In questo caso si può utilizzare come perfetto sostituto del riso o del farro, senza alcun tipo di problema;
bollita, per accompagnare altri piatti: cucinare un po’ di carne e mettere la quinoa al posto del pane è un ottimo modo per aumentare il senso di sazietà senza andare ad aggiungere molte altre calorie.


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