giovedì 11 febbraio 2016

LE TISANE



Da secoli l’uomo fa uso di piante curative e medicinali a scopo terapeutico. Una tradizione, questa, che continua ancora grazie alla chimica e alla medicina moderne. Già nel Medioevo i monaci e gli adepti delle scuole mediche condussero studi rigorosi sulle erbe medicinali, effettuando precise classificazioni e suddividendole in base al loro effetto e alla loro efficacia. Ma solo dopo l’invenzione della stampa, nel XV secolo, fu possibile uniformare gli elenchi delle erbe con le loro possibili applicazioni: nacque così la medicina erboristica. Nell’Ottocento, poi, studiosi e botanici fecero importanti passi avanti nella ricerca ponendo le basi della farmacognosia, la scienza volta allo studio dell’efficacia terapeutica dei principi attivi di fiori, foglie, radici e cortecce, singolarmente e nell’interazione dei loro principi attivi.

La scelta del contenitore per l’infusione o la decozione, preferibilmente in ceramica o porcellana priva di piombo, è fondamentale per la buona riuscita di una tisana, che deve essere preparata con uno o due cucchiaini di miscela poco prima dell’assunzione. È sconsigliabile raccogliere da soli le erbe da utilizzare, poiché la raccolta è un passaggio essenziale del procedimento: chi la esegue deve conoscere lo stato di salute della pianta, il periodo dell’anno più indicato (chiamato anche tempo balsamico), la modalità corretta per la conservazione, per il trasporto e per la successiva essiccazione. Il ‘fai da te’ può portare all’annullamento degli effetti benefici o anche rivelarsi dannoso per la salute. Dopo l’acquisto gli ingredienti devono essere riposti in recipienti chiusi ma non ermetici e posizionati in un luogo fresco, buio e asciutto, fuori dalla portata dei bambini, e consumati entro sei mesi. Per aromatizzare la bevanda è bene evitare lo zucchero e preferire un cucchiaino di miele oppure aumentare, dietro consiglio dell’erborista, la percentuale di droghe aromatiche.

La scelta tra infusione o decozione dipende dalle caratteristiche delle erbe scelte:

Infusione. È il metodo estrattivo di elezione in ambito domestico. Si prepara versando acqua bollente sulla miscela o sulla bustina già pronta, lasciandola poi in ammollo dai cinque (tisane principalmente aromatiche) ai venti minuti (tisane principalmente terapeutiche) in un contenitore chiuso con coperchio e mescolando prima dell’assunzione. Rispetto al decotto, l’infuso è più adatto per estrarre componenti volatili (che andrebbero perduti con l’ebollizione) da tessuti teneri e delicati (fiori, foglie ed erbe aromatiche). Prima dell’assunzione si filtra l’infuso ottenuto attraverso una tela o un colino a maglie strette.

Decozione. Si esegue ponendo la droga in acqua all’interno di un contenitore con coperchio e portando a ebollizione per un tempo che varia dai cinque (tessuti più teneri come fiori, foglie e sommità fiorite, per i quali però in genere è preferibile l’infusione) ai trenta minuti (parti più coriacee, come radici, rami, bacche e cortecce). Segue una macerazione a fuoco spento per qualche minuto e una filtrazione finale. Il decotto viene utilizzato soprattutto per le droghe costituite da parti dure meno penetrabili dall’azione dell’acqua calda. Si beve in tazza, ma può anche essere utilizzato nell’acqua del bagno o per impregnare compresse di garza o di cotone da applicare sulla pelle.

È importante fornire all’erborista informazioni dettagliate sul proprio stato di salute (incluse eventuali allergie), sulle motivazioni per cui si decide di assumere una tisana e sugli eventuali farmaci assunti contemporaneamente. Le erbe medicinali, infatti, non sono un gioco o una pozione miracolosa e vanno utilizzate sotto stretto controllo di figure professionali qualificate. Anche i rimedi naturali, infatti, possono causare effetti collaterali indesiderati a causa della tossicità di numerose erbe. Consumare prodotti di erboristeria e tisane in modo scorretto può, a lungo andare, dare origine a disturbi gastrointestinali, ipo e ipertensione, tachicardia, reazioni allergiche. In più le tisane possono interagire negativamente con alcune patologie e con alcuni farmaci tradizionali. In caso di gravidanza, poi, è bene evitarne l’assunzione o limitarla a preparati specifici suggeriti dal ginecologo.

Gli effetti benefici delle tisane sia a breve che lungo termine sono conosciuti fin dai tempi antichi. Malva, camomilla, menta: le tisane, un vero e proprio toccasana naturale per la salute e un’ottima abitudine per il nostro benessere. Rilassanti, facili da preparare e anche buone, realizzate con fiori e piante medicinali, le tisane sono infatti ricche di proprietà benefiche per la salute (ad esempio sono utili per imparare come depurare il fegato) e possono anche aiutare il nostro organismo a combattere piccoli disturbi. Sono inoltre sono un rimedio contro la fame nervosa e permettono di depurare l’organismo dalle tossine.



Se avete un giardino sicuramente avrete notato che è uno di quei fiori che a volte non ha neppure bisogno di essere coltivato perché cresce spontaneamente. Quello alla camomilla è l’infuso più conosciuto in assoluto, da sempre utilizzato in caso di mal di testa o mal di pancia o semplicemente come tisana rilassante per conciliare il sonno e far dormire meglio i bambini.
Gli impacchi alla camomilla sono perfetti anche in caso di affaticamento, rossore o gonfiore degli occhi. Preparare in casa una tisana alla camomilla è molto semplice. L’infuso può essere ottenuto sia da fiori freschi che secchi: questi ultimi devono essere prima essiccati al sole. Fate bollire l’acqua e una volta raggiunta la giusta temperatura versatela sui fiori freschi o secchi e lasciate in infusione per alcuni minuti. Filtrate il tutto e zuccherate secondo il vostro gusto.

La malva conosciuta per i suoi bellissimi fiori viola, viene utilizzata per combattere numerosi disturbi: dalla tosse al mal di gola al mal di stomaco. Perfetta inoltre per alleviare le infiammazioni dovute alle punture d’insetto, ha anche un effetto emolliente e idratante per la pelle. Per la preparazione della tisana potete utilizzare sia i fiori che le foglie: fate bollire 6 foglie fresche o qualche foglia essiccata in circa 500 ml di acqua, filtrate e in caso aggiungete un po’ di miele.

Per curare naturalmente raffreddore e tosse potete provare anche la tisana alla calendula. Le sue foglie oltre che per l’infuso sono perfette anche in cucina per insaporire minestre e insalate.

Anche il tarassaco come la camomilla cresce spontaneamente, pertanto in primavera  è abbastanza facile trovare le sue radici. Ha proprietà depurative e digestive: due tazze al giorno lontano dai pasti, vi aiuteranno a regolarizzare l’intestino e a depurare l’organismo.
La menta, perfetta per alleviare numerosi disturbi grazie alle sue tisane che si presentano come un vero e proprio toccasana naturale. Dalle sue foglie si ottiene un infuso dalle proprietà digestive e tonificanti da utilizzare anche in caso di mal di denti o infiammazioni gengivali.

Così come la menta, anche le foglie di ortica possono essere raccolte, essiccate e poi adoperate per la preparazione di ottime tisane dalle proprietà diuretiche e drenanti. Attenzione però ad utilizzare un paio di guanti quando la raccogliete: le foglie sono urticanti e possono irritare le mani. Per la realizzazione della tisana potete ricorrere alle foglie fresche nella quantità di 10 grammi per tazza oppure alle foglie essiccate e in questo caso vi basterà utilizzarne un cucchiaino.

Ricche di  proprietà benefiche anche la lavanda e la salvia. Mentre quest’ultima può essere utilizzata per realizzare un gradevole infuso dalle proprietà digestive, la lavanda, i cui fiori devono essere raccolti a fine estate e lasciati essiccare, ha invece proprietà calmanti e rilassanti.

Ha proprietà distensive anche la melissa da coltivare in vaso da raccogliere in zone lontane dal traffico: le sue cime fiorite sono l’ideale per la preparazione di tisane con cui alleviare stress e insonnia. È chiamata inoltre anche citronella per il suo olio essenziale che ricorda molto il profumo di limone. Per realizzare l’infuso fate bollire insieme alle foglie essiccate di melissa anche la scorza d’arancia o di limone e poi lasciate in infusione per qualche minuto.

Un'indagine effettuata dalla Columbia University ha dimostrato che lo zenzero aiuta chi è a dieta perché contribuisce a limitare lo stimolo della fame. Inoltre, ha proprietà analgesiche e stimola il sistema immunitario: se desideri una bevanda energizzante preparalo al mattino. Taglia a fettine sottili il rizoma fresco e aggiungi succo di limone e miele, un infuso ottimo anche contro il mal di gola. A piacere foglie di menta fresca e timo.
Sai che il prezzemolo aiuta a drenare e dona sollievo ai dolori mestruali? Fai bollire un pentolino d'acqua calda e aggiungi un mazzolino di prezzemolo, qualche cucchiaio di ortica: per insaporire usa limone o lime e menta fresca. L'ortica è altamente depurativa.
Il decotto di peduncoli di ciliegio combatte la ritenzione idrica. Grazie al contenuto di flavonoidi, vitamina A e C, tannini, polifenoli e potassio i gambi di ciliegia aiutano il riassorbimento dei ristagni. Puoi arricchire questa bevanda con rosa canina e fiori di ciliegio.
Dimentichi di bere durante la giornata? Prepara un infuso a base di biancospino, fiori d'arancio e tiglio, dal potere sedativo e rilassante. Ti aiuterà a calmare la fame e gestire meglio lo stress della giornata.
La liquirizia non solo favorisce la digestione, ma ha proprietà antinfiammatorie e può rivelarsi preziosa nel trattamento dei dolori cervicali. Per un infuso digestivo abbinala a menta fresca, equiseto, che agisce stimolando il metabolismo epidermico, o anice.
Dopo pranzo avverti la voglia di dolce? Sostituisci il caffè con una tisana a base di vaniglia: secondo gli studi combatte la fame nervosa. In alternativa, prova il cardamomo e l'arancio, un sedativo naturale.

Se a fine giornata senti le gambe stanche e pesanti, inizia a prevenire riattivando il microcircolo con betulla, ginepro e foglie di lampone. Questo frutto dei boschi è prezioso per la circolazione, aiuta la salute degli occhi e in gravidanza favorisce lo sviluppo del feto.
Da secoli il cardo mariano è utilizzato per la cura del fegato: grazie alla silimarina migliora la funzione epatica e i danni provocati dall'alcol. In alternativa prova bardana, frassino, tè verde o ginkgo biloba, ottimo per favorire la circolazione e dare energia all'organismo, migliorando vitalità e concentrazione mentale.




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