lunedì 12 ottobre 2015

IL CANE in padella



La carne di cane è un alimento consumato in diversi paesi del mondo (in particolare in Asia Orientale e Oceania) dove alcune razze canine sono allevate appositamente per la macellazione. La storia di questo prodotto alimentare, e le implicazioni culturali e legali del suo consumo, variano notevolmente da paese a paese.

In alcune società, il consumo alimentare di carne di cane si fonda su una stabile tradizione culturale, in altre, come in molti paesi occidentali, è generalmente ritenuto offensivo quando non immorale, sebbene alcuni autori occidentali ritengano che le critiche verso questa scelta culinaria siano un sintomo di intolleranza e di imperialismo culturale. Altre culture e individui, compresi alcuni non occidentali, si oppongono, di contro, al consumo di carne di cane nei paesi non occidentali, essendo i cani creature emotive e amichevoli nei confronti dell'uomo e/o perché si oppongono a metodi di macellazione che sono effettivamente crudeli.

Nella cultura ebraica, così come in quella islamica, il consumo di cane è proibito dalle leggi alimentari islamiche e dalle regole ebraiche del Casherut.

Nei media, la macellazione ed il consumo di carne di cane e di altri carnivori è stato correlato ad alcuni casi di trasmissione di rabbia, sebbene il WHO affermi che la consumazione della carne, anche cruda, di animali infetti non sia un vettore della rabbia.

Ogni anno nella città cinese di Yulin si tiene il Yulin Dog Day, un festival della carne canina.

Storicamente i cani sono stati una fonte di cibo d'emergenza per vari popoli della Siberia, dell'Alaska, della parte più settentrionale del Canada e della Groenlandia. Sono menzionati in letteratura alcuni casi di consumo alimentare di cani da slitta da parte di esploratori occidentali: l'esploratore britannico Ernest Shackleton, durante la spedizione Endurance in Antartide, fu costretto, in mancanza di viveri, a cibarsi dei propri cani da slitta. Casi analoghi coinvolsero gli esploratori Roald Amundsen, Douglas Mawson e Xavier Mertz. Quest'ultimo soffrì di ipervitaminosi A, indotta dal consumo del fegato dei cani.

Per una larga fascia della società canadese contemporanea, il consumo di carne di cane è tabù, ma la pratica permane presso alcune minoranze etniche. La legge ambientale canadese (Canada's Wildlife Act, 1973) proibisce la vendita delle carni di qualsiasi specie selvatica, ma nessuna legge, tuttavia, disciplina la vendita di carne canina che può essere quindi liberamente distribuita, se preventivamente macellata sotto il controllo di un ispettore sanitario federale.



Nel 2003, alcuni ispettori sanitari scoprirono quattro carcasse congelate di canidi nel freezer di un ristorante cinese di Edmonton. Dopo gli opportuni controlli, le carcasse, che non erano state denunciate, risultarono appartenere a dei coyote; anche se il ristorante venne chiuso, gli ispettori dichiararono che non era illegale la vendita e il consumo di canidi, fin tanto che la carne fosse stata regolarmente sottoposta ai controlli igienico-sanitari.

La carne di cane, in Italia e in molte altre parti del mondo, è da anni al centro di dispute morali riguardo la propria commestibilità, mentre in molti altri paesi, su tutti l‘Asia e l’Oceania, è un alimento normalissimo consumato abitualmente.

La storia di questo prodotto alimentare è molto varia, s’instaura in una tradizione millenaria in alcuni paese, mentre in altri si colloca oltre il limite del disgusto. Per tutti i fautori in Europa e in Italia di questa tipologia molto particolare di carne, è arrivata una buona notizia. Dal 2016 la carne di cane sarà dichiarata commestibile e commerciabile in tutta Europa e quindi in Italia. La domanda è stata accolta in seguito alla richiesta della società cinese “Xinshipu Ltd”. Dall’anno prossimo quindi ci sarà il via libera all’importazione di carni congelate di cane d’allevamento, e la libera commercializzazione in tutti i supermercati gastronomici europei. Gli ispettori che hanno accolto la domanda della “Xinshipu Ltd”, hanno affermato che “non è illegale la vendita e il consumo di canidi, fin tanto che i prodotti siano sottoposti a regolari controlli igienico-sanitari e che abbiano una regolare certificazione di commestibilità CE”.

Il governo cinese ha fortemente incoraggiato questa decisione, dal momento che da anni in Asia vengono importati regolarmente alcuni tipi di carne, quali il coniglio e il cavallo, da sempre considerati sacri. Motivo per il quale non ci dovrebbe essere alcun problema nel commercializzare la carne di cane anche all’estero.
Avrà nel mercato europeo un riscontro positivo questo nuovo particolare prodotto? Le probabilità che l’esito sia più che negativo sono di certo molto elevate.

La carne di cane non è consumata esclusivamente in Cina, ma anche in altri paesi come il Vietnam, la Corea del Sud, la Thailandia, l’India, l’Indonesia e le Filippine.
In Cina la carne di cane viene mangiata da migliaia di anni, e in alcune parti del paese è considerata una pratica socialmente accettabile tanto da essere incentivata anche dalle amministrazioni locali. Si pensa che la carne di cane abbia proprietà curative ed è credenza popolare che d’inverno riscaldi dal freddo. È particolarmente diffusa nella parte Nord Est della Cina, lungo il confine con la Corea, ma anche nelle regioni del Sud come Guizhou, Guangdong e Guangxi. Viene anche inclusa nel cibo che gli astronauti cinesi possono mangiare durante i viaggi nello spazio.
Oltre 10 milioni di cani vengono uccisi ogni anno per la loro carne e per la loro pelliccia, solo in Cina. Questi animali passano la maggior parte della loro vita in gabbia; circondati dalla sporcizia seguono una dieta povera che genera debolezza, malattie e persino episodi di cannibalismo.
Gran parte dei cani destinati alla produzione di carne in Cina viene dalle strade, altri sono allevati illegalmente, o rapiti e portati via dalle case dove abitavano.
Dopo essere stati trasportati al macello in gabbie dove riescono a malapena a muoversi, una morte terribile li aspetta. Per lo più vengono colpiti alla testa con un bastone, legati per il collo e colpiti a morte, altrimenti sgozzati e fatti dissanguare, o tramite elettrocuzione. In molte occasioni gli animali non muoiono subito, perdono coscienza per alcuni secondi svegliandosi poco dopo perfettamente vigili.


Sebbene la carne di cane sia consumata anche in paesi in cui tale pratica è illegale, sicuramente una ridefinizione e un rafforzamento delle norme è necessario. Luoghi come Filippine o Taiwan hanno introdotto leggi sul benessere animale per mettere al bando il commercio e il consumo di carne di cane, ma queste non vengono applicate.
Analogamente nel 2010, in Cina, è stata depositata una proposta di legge per vietare il consumo di carne di cane, pur in mancanza di una vera e propria direttiva in materia di benessere.
Nella Corea del Sud 2 milioni di cani vengono uccisi ogni anno per consumarne le carni. Nonostante la Korea Food & Drug Administration riconosca come cibo qualsiasi prodotto commestibile, ad eccezione delle droghe, nella capitale Seoul l’amministrazione locale ha approvato un regolamento che classifica la carne di cane come ‘cibo ripugnante’. Purtroppo, a quanto ci risulta, questo provvedimento non viene quasi mai applicato.
Alcune aree della Cina, come ad esempio Hong Kong, hanno introdotto provvedimenti per mettere al bando il consumo di carne di cane.







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