mercoledì 28 luglio 2010

Rana pescatrice o coda di rospo



La rana pescatrice, anche conosciuta come coda di rospo, è un pesce che vive nel mare, assai pregiato e saporito.


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Un pesce con due nomi: in linea generale, se intera è chiamata rana pescatrice, se pulita e senza testa, già pronta all'uso, prende il nome di coda di rospo. Anche in base alla regione viene chiamata con nomi diversi.
Al mercato o al supermercato non la troverete quasi mai con la testa, la ragione è semplice, diciamo che non è particolarmente bello da vedere come pesce, e così la testa viene eliminata. Nel caso in cui la troviate completa di testa, non buttatela perché in realtà è ottima e particolarmente indicata per insaporire brodi e zuppe di pesce.
Il suo sapore, pur essendo un pesce di acqua salata, varia in base alla provenienza.
Caratteristiche morfologiche
La sua testa è facilmente riconoscibile, molto massiccia e “aggressiva” per via dei denti aguzzi; la mascella è prominente sulla mandibola. La parte superiore è ricoperta da creste ossee, il muso è appiattito, tipo quello degli squali, ed è molto largo, con una tipica forma ovale.
Il corpo è invece tonico e la peculiarità è che è privo di squame e presenta delle specie di frange.
Il colore di questo pesce è bruno, tendente all’olivastro sul dorso e bianco sul ventre. Le pinne hanno un’orlatura scura.
Può raggiungere dimensioni notevoli, basti pensare che alcuni esemplari arrivano a misurare anche 2 metri e a pesare quasi 60Kg!
Esistono due specie di rana pescatrice: la Lophius piscatorius e la Lophius budegassa.
Dove vive e come si comporta?
Si adagia e si nasconde sui fondali, preferibilmente quelli un pochino melmosi e fangosi.
Rana pescatriceÈ presente nel  Mediterraneo, nell’Atlantico Orientale e, più raramente, nel Mar Nero. In Italia si pesca maggiormente in Sicilia, nell’Adriatico e nel Tirreno.
Quando incontra i sub non fugge e non aggredisce, ma semplicemente si nasconde nella sabbia del fondale. Questa è la stessa tecnica che sfrutta per cacciare le sue prede, che in questo modo restano ignare della sua presenza.
È un pesce che si trova tutto l’anno, solo in estate diminuisce la sua pesca.
In cucina
È un pesce davvero molto prelibato e apprezzato, le sue carni sono ottime e molto magre, perfette per essere cucinate in svariati modi, ad esempio al forno, alla griglia, al cartoccio, in umido con freschi pomodorini, menta e timo, al vapore ecc.
La carne è molto compatta e soda, quasi come quella di aragosta, ha colore roseo che si trasforma in bianco a seguito della Rana pescatricecottura. Se proviene dall’Adriatico  la carne è assai soda, il sapore delicato; quella Siciliana ha invece un sapore più deciso, quasi fangoso.
Perfetta per creare saporiti e ghiotti risotti, ad esempio nel Veneto la testa è molto apprezzata per dare sapore ai sughi e alle zuppe.
In commercio è possibile reperirla sia fresca sia congelata, intera o senza testa, spesso totalmente spellata, per via della pregiatezza ha un costo medio-alto.
Come prepararla
Lavare velocemente sotto acqua corrente, non dilungatevi troppo perché rovinereste la carne che è molto delicata. Poi con un coltello delicato togliere la pelle.
Quando la acquistate sentite bene l’odore, non deve odorare di ammoniaca, ed è meglio che la testa vi sia per osservare gli occhi e la bocca. La carne deve avere un bel colore rosato e non sbiadito.
Valori  nutrizionali
Ogni 100 grammi fornisce circa 65 calorie e contiene:
  • Coda di rospoProteine animali: 12 gr
  • Carboidrati: 0,6 gr
  • Lipidi: 1 gr
  • Ferro: 0,4 mg
  • Calcio: 28 mg
  • Vitamina C: 1 mg


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mercoledì 14 luglio 2010

Parmigiana di zucchine e melanzane

Questa ricetta è una rivisitazione della classica parmigiana alle melanzane. In questo caso vengono usate anche le zucchine e il risultato è una parmigiana più delicata.


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Ingredienti
melanzane
zucchine
mozzarella o provola
salsa di pomodoro (preparata solo con basilico senza cipolle o altro)
formaggio parmigiano
basilico
uova
sale
pepe
olio
burro

Preparazione
Nella foto seguente gli ingredienti per la preparazione della parmigiana zucchine e melanzane.

Ingredienti per la preparazione  di parmigiana di zucchine e 
melanzane
Affettare le melanzane e metterle in una terrina con acqua, sale ed aceto per far spurgare l'acido della melanzane e affinché restino bianche. Strizzarle e friggerle in olio d'oliva Fino a che imbiondiscono e metterle man mano su carta da cucina per far assorbire l'olio in eccesso e tenerle a parte.
Affettare le zucchine con tutta la buccia e friggerle con lo stesso procedimento usato per le melanzane.

Zucchine affettate per la parmigiana
Preparare una salsa di pomodoro semplice solo con basilico,versarne un primo strato in una teglia a bordi alti,con qualche fiocchetto di burro.

Parmigiana di zucchine e melanzane
Disporre il primo strato di melanzane, pomodoro, mozzarella, parmigiano, un pò di uovo sbattuto e qualche fogliolina di basilico.

Parmigiana di zucchine e melanzane
Aggiungere uno strato di zucchine come fatto per le melanzane e procedere alternando le due verdure fino alla fine degli ingredienti. L'ultimo strato deve essere di pomodoro, parmigiano, qualche fogliolina di basilico e qualche fiocchetto di burro. Infornare a 180/200 gr° per 25/30 minuti o finché la superficie non diventi bella dorata.
Far riposare per 10/15  minuti e comunque  servire la parmigiana non molto calda.

Parmigiana di zucchine e melanzane


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giovedì 8 luglio 2010

Filetti di sogliola ai pinoli

I filetti di sogliola ai pinoli sono cotti al vapore e poi conditi con una salsa a base di pinoli aromatizzata al prezzemolo.


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 Ingredienti
Filetti di sogliola
50 gr. di pinoli
50 gr. di olio evo
succo di 1 limone
1 lt. d’acqua
prezzemolo
sale e pepe q.b.

Preparazione
Disporre i filetti di sogliola nel varoma precedentemente unto.

Filetti di sogliola
Versare l'acqua nel boccale, posizionare il Varoma: 15 min. Varoma vel. 2
Terminata la cottura disporre i filetti su un piatto da portata (se volete mantenere i filetti caldi lasciateli nel varoma fino all'ultimo).

Filetti di sogliola cotti al vapore col Varoma
Togliere l’acqua dal boccale, asciugarlo bene e versarci l’olio: 2 min. a 100° vel. 1.
Unire i pinoli e farli dorare: 5 min. a 100° vel. 1.

Doratura pinoli
Mettere in una terrina il succo di limone, il prezzemolo tritato, sale e pepe e unire i pinoli dorati.

Preparazione condimento ai pinoli
Condire i filetti di sogliola con il condimento preparato e servire con un contorno di carote al vapore.

Filetti di sogliola ai pinoli
Filetti di sogliola ai pinoli



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Polipetti veraci con cozze

Un'idea per un secondo di pesce veloce ma irresistibile? Preparate i polipetti veraci con cozze, da gustare come ottimo secondo oppure anche per condire un primo di spaghetti.


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Ingredienti per 2 persone
1 kg di cozze
2 polipetti o più
1 barattolo di pelati da 400 gr.(in alternativa anche pomodorini freschi)
prezzemolo
basilico
peperoncino
1 spicchio d'aglio
sale q.b.

Preparazione
Nella foto gli ingredienti per realizzare questa ricetta.

Ingredienti per polipetti veraci e cozze
Versare in una casserula gr.50 di olio extra vergine, il peperoncino e lo spicchio d'aglio.
Pulire i polipetti,metterli nella casseruola e farli soffriggere da tutti i lati con la fiamma  bassa facendo attenzione a non bruciare l'aglio. Togliere i semi dai pomodori,unirli nella casseruola e togliere l'aglio. Aggiungere 1/2 bicchiere d'acqua, coprire la casseruola e far cuocere per 15-20 minuti girando ogni tanto i polipetti. Per verificare se sono cotti fare la prova stecchino.Se necessario aggiungere ogni tanto un pò  d'acqua calda ma al termine della cottura il sugo deve risultare abbastanza ristretto.

Pulire e raschiare bene le cozze. In una casseruola mettere 1/2 bicchiere di acqua ed un pizzico di sale.Versare le cozze, coprire la casseruola e portarle a cottura. Un a volta cotti i polipetti impiattarli, aprire le cozze e decorare come da foto versando su ogni cozza un cucchiaino di sugo.Cospargere con prezzemolo e servire molto caldi.
In alternativa si possono condire gli spaghetti o linguine e su di essi appoggiare i polipetti e decorare con le cozze.Io ho preferito gustarli con le gallettine e con un contorno di insalatina verde.

Ecco il risultato finale:

Polipetti veraci e cozze



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Zafferano . La "spezia d'oro" per antonomasia

Zafferano

La "spezia d'oro" per antonomasia: lo zafferano. Ottimo in molti piatti nostrani e esteri. Conosciamone meglio le proprietà.


Lo zafferano è una piccola, ma “ricca” piantina, dalla quale si ricava la preziosissima spezia, precisamente dallo stimma, la quale ha diverse applicazioni in ambito gastronomico. In arabo zafferano significa giallo, che è poi il colore che tinge i piatti e le pietanze, che come l’oro impreziosiscono le nostre tavole.
La sua origine è molto lontana, infatti il crocus cativus, questo il suo nome botanico, è soprattutto coltivato in Asia e in Africa settentrionale, mentre nel nostro Paese tra le più importanti regioni produttrici vi sono la Sardegna, le Marche, la Toscana e l’Abruzzo.
La pianta del crocus fa parte dell’estesa famiglia delle iridacee, raggiunge un’altezza di circa 5 cm, i petali sono 6, è la parte femminile ad essere costituita dall’ovario e dai famosi stimmi, tanto ricercati. Nell’arco dell’anno il momento più importante, perché legato alla fioritura, è ottobre, in cui spuntano eleganti i fiori, dai quali si raccoglie il contenuto a noi tanto caro.
Queste piante crescono bene ad altitudini intorno ai 400 metri, diciamo collinari, non temono tanto la pioggia quanto l’umidità, e soprattutto il ristagno, elementi estremamente rischiosi per lo sviluppo della pianta; infatti sono ottimi i terreni argillosi, mentre quelli troppo pesanti non sono adatti, il terreno deve permettere una buona drenatura costante.
È una pianta particolarmente forte, anche nei confronti del gelo, l’importante è che il termometro non scenda sotto i 12 Fiori e
  stimmi zafferanogradi, ma la neve non rappresenta un problema per la vita vegetativa del crocus.
Dal punto di vista della coltivazione, è possibile effettuare una coltivazione annuale; in questo caso in estate si tolgono i bulbi dalla terra, come spesso accade anche per altre tipologie di tuberi, poi si ripiantano in un terreno diverso. Certamente questa scelta è quella più lunga e più dispendiosa a livello di tempo e di energia. Ciò incide ovviamente sul costo finale, poiché l’incidenza della manodopera è notevole. La tecnica appena citata è quella fatta soprattutto in Italia, in altri Paesi si segue la coltivazione poliennale, in questo caso i bulbi si lasciano nel loro terreno senza mai toccarli per un periodo di tempo variabile, dai 4 ai 7 anni. Il vantaggio è in questo caso un abbattimento del costo legato alla manodopera, minori costi legati al terreno, il quale non dovrà essere necessariamente molto esteso. Invece i lati negativi saranno uno zafferano di qualità leggermente inferiore dal punto di vista della composizione mineralica come spezia, poiché risaputamente un Fiori 
zafferanoterreno dopo un certo periodo, se non si lascia a riposo, perde in sostanze organiche e, anche se si concima, è una sorta di ciclo continuo, quindi stressante.
Nel caso della coltivazione annuale, oltre al vantaggio della rotazione del terreno,  la quale incide positivamente su un indubbio arricchimento della spezia come prodotto finale, ha anche meno problemi per ciò che riguarda gli attacchi di parassiti, che in questo caso sono molto meno frequenti. Altro vantaggio è la maggior cura del terreno, con una minor presenza di erbe infestanti.
La coltivazione dello zafferano deve avere degli strumenti difensivi, nei confronti degli attacchi di diversi parassiti, alcuni molto piccoli, come ad esempio dei funghi, lari medi, o come il topo, che divora letteralmente il bulbo; altri essenzialmente enormi, come ad esempio il cinghiale, che scava direttamente il terreno per cercare i bulbi di cui è ghiotto. Per questo grosso animale è sufficiente sistemare una bella e forte recinzione intorno ai campi coltivati, regola peraltro valida anche per i semplici orti in campagna o montagna.
Risotto allo zafferanoDal punto di vista nutrizionale, lo zafferano è una spezia davvero ricchissima, basti pensare che contiene più di 100 sostanze aromatiche e soprattutto è ricchissima di carotenoide, tra i più conosciuti il licopene, lo stesso del pomodoro. E’ inoltre ricco di vitamina A, e vitamine del gruppo B. Il colore giallo è dato dalla crocina.
Dal punto di vista gastronomico e terapeutico, lo zafferano avrebbe poteri curativi a livello sedativo, ma è una sostanza da usare con attenzione, poiché ad alte dosi avrebbe effetto abortivo, provocherebbe vertigini, capogiri, torpore e diminuzione della trombina.





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mercoledì 7 luglio 2010

Il sale sta diventando un ingrediente di tendenza nella preparazione dei cibi

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Il sale sta diventando un ingrediente di tendenza nella preparazione dei cibi. Ce ne sono molte varietà e ognuna di esse viene utilizzata per esaltare il sapore di particolari cibi.




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Il sale, un bene prezioso fin dall'antichità per la conservazione dei cibi, e ora esaltatore di sapidità usato nella tradizione culinaria di tutto il mondo.
Anche se i medici consigliano un uso moderato di sale da cucina, poiché assumerne troppo può favorire disturbi più o meno gravi, è anche vero che non va bene se manca totalmente da tavola.
Il sale bianco da cucina a cui tutti siamo abituati non è il solo, ma ce ne sono molti altri tipi, con gusti e colori diversi, e i grandi chef ne fanno largo uso, non solo per dare sapore ai loro piatti, ma anche per guarnirli. Sembra che ultimamente questa tendenza sia andata oltre le cucine dei grandi ristoranti, per arrivare anche a quelle delle case di tutti, cuochi esperti o meno.
Vale la pena saperne qualcosa di più su questo argomento, eccovi allora qui sotto alcuni tipi di sale, la loro provenienza e il loro utilizzo.

Sale 
rosa dell'Himalaya




Sale rosa dell'Himalaya
Non viene raffinato e conserva il suo naturale colore rosa, dovuto all'alto contenuto di ferro, presente nei fluidi magmatici presenti nella zona da cui proviene. Molto ricco anche di altri minerali quali: calcio, potassio, rame, zinco e zolfo.
Ha un sapore delicato e morbido.
Viene usato in cristalli grossi per guarnire e decorare soprattutto la carne oppure, pestato o tritato, per condire insalate verdi.
Utilizzato anche in cosmetica contro la cellulite.

Sale rosa di Murray River




Sale rosa di Murray River
Viene preso dal grande fiume australiano di cui porta il nome e deve il suo tenue colore rosa albicocca al carotene contenuto in alcune alghe del corso d'acqua in cui si trova.
Si presenta in leggeri fiocchi dal gusto delicato, che si abbina molto bene con arrosti o pietanze cotte al forno.




Sale 
nero di Cipro





Sale nero di Cipro
Proveniente dai laghi salati di Larnaca e Limassol, che devono la loro forte concentrazione salina al mare poco distante che filtra attraverso il terreno estremamente poroso.
I fiocchi sono di forma piramidale, originariamente di un bianco luminoso, vengono poi colorati di nero, grazie all'aggiunta di carboni attivi, ottenuti dalla combustione di cortecce di betulla, salice e tiglio. Il gusto è molto delicato, privo di amaro, ottimo da provare a crudo su carpacci o carni poco cotte, sia per il piacevole impatto visivo che per la croccantezza che mantiene.
Grazie alle sue proprietà assorbenti viene usato in medicina per curare disturbi intestinali, intossicazioni e persino avvelenamenti.



Sale 
grigio di Guérande



Sale grigio di Guérande
Raccolto sulla costa atlantica francese, questo sale viene chiamato anche “integrale” o “celtico”, poiché non viene raffinato, ma si ottiene soltanto tramite l'evaporazione nelle saline di argilla. Inoltre viene trattato soltanto con pale in legno, secondo antichi metodi, per non alterarne la purezza. Contiene più di 80 minerali, tra cui spicca il magnesio, che contribuiscono a donargli il tipico colore grigio.
Ha basso contenuto di sodio, è friabile in bocca e viene spesso abbinato al gusto particolare e ricercato del tartufo.

Sale rosso hawaianao Alaea




Sale rosso Hawaiano Alaea
E' il sale da tavola hawaiano, deve il suo colore all'argilla rossa di origine vulcanica che si mescola con il sale durante il processo di evaporazione. È ricchissimo di ferro ed ha un sapore molto intenso rispetto agli altri tipi di sale.
È sabbioso e molto decorativo, viene usato per cucinare zuppe e risotti, ma anche carni bianche alla griglia.
Un tempo era ritenuto magico e molto prezioso, per questo veniva offerto nei riti propiziatori agli dei.



Flor de 
sale dell'Algarve




Flor de sal dell'Algarve
 Originario delle coste atlantiche del Portogallo, questo sale veniva prodotto con  metodi artigianali fin dai tempi dell'Impero Romano. La zona ora è diventato il parco nazionale protetto di Rio Formosa. Ogni 2 o 3 settimane viene raccolta manualmente solo la brina dei giovani sali che si forma sulla superficie delle saline, è la parte più bianca e pura, ricca di oligoelementi. Se ne produce in piccole quantità e forse anche per questo viene definito il “caviale del sale”.
Si presenta in cristalli di media dimensione e naturalmente bianchissimi. Viene utilizzato per insaporire verdure e carne alla griglia.

Scegliete il sale che più stimola il vostro palato e sbizzarritevi a provare nuove gustose ricette.




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Olio extravergine di oliva

Prodotto di qualità dalle molteplici proprietà e benefici, l'olio extravergine di oliva va conosciuto per essere utilizzato al meglio.


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Olio 
extravergine di oliva
E’ un prodotto di antica tradizione mediterranea, ideale per un consumo a crudo, ma ottimo anche per cucinare. Ha infatti un alto punto di fumo (210 °C) il quale gli permette un sicuro impiego per le fritture di ogni tipo.

Olio 
extravergine di olivaLe sue principali caratteristiche nutrizionali sono le seguenti:


  • Valore energetico pari a 899 calorie per ogni 100 grammi di prodotto.


  • Molto ricco di grassi monoinsaturi (soprattutto acido oleico) peculiarità che lo rende indicato per tenere a bada il colesterolo LDL (colesterolo cattivo).
Gli oli vengono classificati in base all’acidità, e per ciò che concerne l’olio extravergine di oliva l’acidità non deve essere superiore superiore allo 0.8%.

L’impiego dell’olio di oliva è dunque sia gastronomico, cosmetico Scrub naturale, ma anche terapico, infatti ha anche proprietà lassative, epatoprotettive, emollienti ecc.

Ma delle olive non si butta nulla: una volta che le olive sono state spremute, i noccioli vengono recuperati e, dopo adeguata lavorazione, impiegati come combustibile ecologico a bassissimo impatto ambientale, dunque un'interessante risorsa energetica.
Olive
L’olio di oliva va assolutamente conservato con molta attenzione, poiché è un alimento particolarmente delicato, dunque vanno acquistate bottiglie di vetro verde scuro o alluminio, e mantenute lontano dai raggi solari, ovviamente con il tappo sempre ben chiuso. Il tempo di conservazione da chiuso è di circa 16-18 mesi; una volta aperto la durata è di circa un anno.

Olio 
extravergine di olivaLa genuinità di un olio si nota oltre che dal sapore e dal buon profumo da alcune caratteristiche visive, ovvero tenuto in un ambiente freddo, diventa abbastanza denso. Anche se a volte il colore verde particolarmente brillante può essere opera di aggiunta di clorofilla, per evitare una regolare filtrazione.
Quindi al momento dell’acquisto attenzione al rapporto qualità/prezzo!
Un valore basso di acidità e sinonimo di pregiatezza, e il prezzo non dovrebbe mai essere stracciato e troppo promozionale.
Oli di oliva biologici e con marchio di certificazione assicurano al consumatore un buon acquisto.
Gli oli italiani provengono dalla raccolta di olive che nell’immediato vengono lavorate e pressate, senza aspettare per lungo tempo e stanziare in magazzini, dove inevitabilmente la fermentazione ne comprometterebbe poi il risultato organolettico finale, cosa che alcuni oli di provenienza non italiana hanno come caratteristica, quindi attenzione all’etichetta!

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giovedì 1 luglio 2010

Polipetti veraci con cozze

Un'idea per un secondo di pesce veloce ma irresistibile? Preparate i polipetti veraci con cozze, da gustare come ottimo secondo oppure anche per condire un primo di spaghetti.




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Ingredienti per 2 persone
1 kg di cozze
2 polipetti o più
1 barattolo di pelati da 400 gr.(in alternativa anche pomodorini freschi)
prezzemolo
basilico
peperoncino
1 spicchio d'aglio
sale q.b.

Preparazione
Nella foto gli ingredienti per realizzare questa ricetta.

Ingredienti per polipetti veraci e cozze
Versare in una casserula gr.50 di olio extra vergine, il peperoncino e lo spicchio d'aglio.
Pulire i polipetti,metterli nella casseruola e farli soffriggere da tutti i lati con la fiamma  bassa facendo attenzione a non bruciare l'aglio. Togliere i semi dai pomodori,unirli nella casseruola e togliere l'aglio. Aggiungere 1/2 bicchiere d'acqua, coprire la casseruola e far cuocere per 15-20 minuti girando ogni tanto i polipetti. Per verificare se sono cotti fare la prova stecchino.Se necessario aggiungere ogni tanto un pò  d'acqua calda ma al termine della cottura il sugo deve risultare abbastanza ristretto.

Pulire e raschiare bene le cozze. In una casseruola mettere 1/2 bicchiere di acqua ed un pizzico di sale.Versare le cozze, coprire la casseruola e portarle a cottura. Un a volta cotti i polipetti impiattarli, aprire le cozze e decorare come da foto versando su ogni cozza un cucchiaino di sugo.Cospargere con prezzemolo e servire molto caldi.
In alternativa si possono condire gli spaghetti o linguine e su di essi appoggiare i polipetti e decorare con le cozze.Io ho preferito gustarli con le gallettine e con un contorno di insalatina verde.

Ecco il risultato finale:

Polipetti veraci e cozze




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I troccoli al sugo di pesce spada

I troccoli al sugo di pesce spada sono un primo dal sapore dolce salato: il sugo è infatti aromatizzato con capperi, olive nere, pinoli e uvetta che si sposano perfettamente con il sapore del pesce spada.


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Ingredienti
troccoli (pasta pugliese dalla forma di spaghettone quadrato)
1 fetta di pesce spada
pomodorini maturi
1 scalogno
capperi
uvetta
pinoli
olive nere
basilico
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Preparazione
Mettere un cucchiaio di olio extra vergine di olive in una padella antiaderente e far soffriggere lo scalogno tritato. Unire i pomodorini tagliati a metà e coprire la padella finché i pomodorini non si ammorbidiscono.
Pesce spada a cubettiPomodorini tagliati a metàCottura pesce spada nel sugo di pomodoro
Aggiungere il pesce spada tagliato a dadini e lasciar cuocere qualche minuto sempre col coperchio. A fine cottura unire olive nere, qualche cappero, pinoli e uvetta, salare e pepare a piacere. Al termine spolverare con del basilico tritato grossolanamente.
Cuocere i troccoli in abbondante acqua salata, scolarli al dente e terminare la loro cottura nel sugo preparato aggiungendo man mano un pò di acqua di cottura della pasta.
Sugo al pesce spadaTroccoli al sugo di pesce spada
Impiattare e servire.

Troccoli al sugo di pesce spada



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